I primi temerari vespisti, arrivarono nella valle cadorina già dalle prime ore del tardo mattino. Accusati dalla stanchezza del lungo viaggio, si ristorarono allo snack al Check di Tai, con della buona birra nazionale e i famosissimi panini.
Nel corso delle ore, come da programma, si ritrovarono tutti all'enoteca Al Check nella splendida piazza di Pieve, sotto lo sguardo attonito dei villegianti e vigilati dal monumento di Tiziano, lo pittore.
Agli ultimi arrivati, in coro venne dato il benvenuto tipico delle Dolomiti: "Ma benvenuti, a sti froscioni!!!"
Alle ore 16.30 come da programma, ebbe inizio così la ventesima edizione del Run To The Pines. Il nitrito gruppo vespistico, approdò sulla SS51 in direzione Cibiana di Cadore dove, un giro per le calli cibianesche li attendeva. Cibiana di Sotto, Pianezze e Masariè nella storica piazzetta, purtroppo rovinata dai soliti writers che nel passato pitturarono i muri delle case, si fermarono per la 1 tappa ristoro preparata da Luciana con i prodotti tipici della sua azienda agricola e il famosissimo spritz Ugo, molto probabilmente chiamato così in onore del benzinaio di Tai e i suoi carburanti ad alti ottani.
Usciti quasi indenni dai primi km, rientrati tutti in ostello per l'assegnazione delle proprie brande, ripartirono per raggiungere il Road Bar dopo un'estenuante tragitto di 900 metri.
L'indomani mattina sveglia presto perchè lo chef stallato stava preparando un tipo piatto della sua terra emiliana, il fricò, uova strapazzate e pancetta... Inoltre, erano disponibili ai soli vespisti, le ottimo brioches della pasticceria Da Vià.
La partenza, come non da programma, fu alle ore 10.00 in quanto, dopo democratiche votazioni che non servirono a niente, nel frattempo smise di piovere e si partì in direzione Sauris.
Visto il ritardo sulla tabella di marcia, la decisione di percorrere sella di razzo per raggiungere Sauris di Sotto saggia fu, e vespisti poterono parcheggiare, dopo aver attraversato splendidi paesaggi immersi nelle nuvole, le Vespe davanti lo stabilimento Wolf degustare il prosiutto allo speck e la Zahre birra.
Rinfocillati ed uscito il sole, sti personaggi risalirono in sella, percorrendo Casera a Razzo, raggiungendo Piniè di Laggio di Cadore per iniziare l'ardua impresa del pranzo al Pino Solitario. Antipasti misti, risotto al radicchio e salsiccia, pappardelle al cervo, spezzatino sempre del cervo di prima con la polenta, la speciale torta, vino nero o rosso e caffè. Finito il pranzo verso le 16 tutti casa.
Grazie a tutti!!!! Un augurio speciale al Tarro!
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